Il counseling: strategie di sopravvivenza in un mondo complesso
- Simonetta Bersani
- 9 set 2024
- Tempo di lettura: 3 min
Non passa giorno senza che la cronaca ci riporta casi di violenze, omicidi e tragedie apparentemente senza un perché. Di fronte a una realtà così dura e caotica, molte persone si sentono sopraffatte e senza direzione. Ma cosa possiamo fare per migliorare le nostre vite, che sembrano essere sempre più sfidanti e incerte?
Personalmente, ho deciso di intraprendere un percorso di cambiamento diventando un counselor. Questa professione mi ha permesso di capire come offrire un sostegno concreto a chi si trova in difficoltà, cercando di far luce nei momenti più bui. Ma chi è esattamente un counselor e cosa fa?
Chi è il counselor?
Il counselor è una figura professionale che opera nel campo della relazione di aiuto. A differenza di altre professioni come lo psichiatra o lo psicologo, il counselor non ha come obiettivo la diagnosi o la cura di disturbi psicopatologici. Piuttosto, il suo ruolo è quello di fornire supporto a chi attraversa periodi di stress, confusione o difficoltà, aiutando le persone a ritrovare la propria strada e la propria chiarezza interiore.
Come lavora un counselor?
Ogni counselor adotta strategie e tecniche che derivano da diversi campi, come la psicologia, la filosofia e la comunicazione. Tuttavia, c’è un aspetto che accomuna tutti i counselor: l’ascolto attivo. Il counselor, infatti, si pone innanzitutto come ascoltatore attento, creando uno spazio sicuro e non giudicante in cui il cliente/assistito/interlocutore possa esprimersi liberamente. Questo è un passaggio fondamentale per aiutare la persona a mettere ordine tra i propri pensieri e sentimenti.
Il ruolo del counselor non è quello di dare risposte preconfezionate o soluzioni immediate, ma piuttosto quello di guidare il cliente/assistito/interlocutore verso una maggiore consapevolezza di sé e delle proprie risorse. Attraverso il dialogo e l’interazione, il counselor aiuta a riportare coerenza nei discorsi del cliente/assistito/interlocutore, a far emergere contraddizioni o confusioni che spesso alimentano il disagio.
Trasformare il disagio in energia costruttiva
Un’altra caratteristica fondamentale del lavoro del counselor è la capacità di accogliere il disagio del cliente/assistito/interlocutore e di trasformarlo in energia costruttiva. Ciò significa che, invece di fuggire dai problemi o negare le difficoltà, il counselor lavora per aiutare la persona a confrontarsi con esse in modo proattivo. Questa trasformazione è cruciale per il miglioramento della qualità della vita e per un ritorno a uno stato di equilibrio.
Spesso, il semplice atto di parlare delle proprie preoccupazioni può avere un impatto significativo. Esporre i pensieri che ci tormentano ci permette di vederli da una prospettiva diversa, rendendoli meno spaventosi e più gestibili. È proprio in questo processo che il counseling rivela tutta la sua potenza: offre un'opportunità per riflettere e trovare nuove direzioni.
La struttura delle sedute di counseling
Una seduta di counseling dura circa 50 minuti, durante i quali il cliente/assistito/interlocutore ha la possibilità di esplorare i propri pensieri e sentimenti. Normalmente, il percorso di counseling non supera le *sei sedute*, un numero di incontri sufficiente per affrontare la problematica in modo efficace senza instaurare una dipendenza dal professionista.
Durante queste sedute, il counselor aiuta il cliente/assistito/interlocutore a scoprire nuovi modi di affrontare le difficoltà e a sviluppare strategie pratiche per migliorare la propria vita quotidiana. Che si tratti di difficoltà relazionali, lavorative, familiari o esistenziali, il counseling può essere uno strumento prezioso per chiunque, indipendentemente dall’età o dal tipo di problema.
Perché rivolgersi a un counselor?
Se stai attraversando un periodo di confusione, incertezza o sofferenza, provare a parlarne con un counselor potrebbe rivelarsi un passo decisivo verso il miglioramento. Il solo atto di mettere in parole i pensieri che ci angosciano può già rappresentare un grande sollievo. Spesso, infatti, è proprio la condivisione dei propri pensieri a innescare un cambiamento.
Non importa l’età o la natura del problema: il counseling è un supporto accessibile a tutti e offre una possibilità concreta di affrontare il disagio in modo costruttivo. Parlare con un counselor potrebbe essere la chiave per liberarsi da quei pensieri ossessivi che spesso ci impediscono di vivere serenamente e in armonia con noi stessi.
Contattami!
Se senti che potrebbe esserti utile parlare con qualcuno, io sono qui. Insieme possiamo esplorare ciò che ti preoccupa, per aiutarti a trovare nuove risposte e nuove possibilità di crescita. Non lasciare che il disagio prenda il sopravvento: affrontarlo con l’aiuto di un counselor potrebbe essere il primo passo verso una vita più consapevole e serena.
Dott.ssa Benedetta Cavataio
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